Il primo compleanno di Amelia
Ciao mamma in cammino,
è trascorso 1 anno da quando sono diventata mamma bis!
Amelia è nata il 18 novembre 2019 e in occasione del suo primo compleanno, complice il lockdown, ho voluto festeggiare insieme alla community di Sara on Feet.
Abbiamo celebrato con una diretta per un te e la torta insieme e parlando di un argomento scottante: la gravidanza, quella arcobaleno e la maternità, quella arcobaleno.
Perché se non hai mai perso un figlio, non sai quanto ci si possa sentire grati, felici e gioiosi e allo stesso tempo pieni di paura e terrore, come quando si vive una gravidanza arcobaleno.
In questa diretta insieme ho scelto di rispondere alle domande che mi hanno posto alcune mamme attraverso i miei canali social.
Come si può superare la paura durante una gravidanza arcobaleno?
Una gravidanza arcobaleno è una gravidanza che avviene dopo aver subito un lutto perinatale, cioè dopo aver salutato per sempre il proprio bambino.
A me è capitato il 4 dicembre 2018. Ho salutato per sempre la mia prima figlia nata al 6° mese di gravidanza.
Se vuoi leggere la mia storia la trovi qui.
E dopo qualche mese ho avuto il coraggio di essere ancora madre e il 18 novembre è nata Amelia, la sorella di Gingy.
La gravidanza arcobaleno è costellata di paure, che si sommano a quelle più ordinarie che ogni donna possiede quando scopre di essere incinta.
La paura che tutto si possa ripetere spesso è totalizzante, e ti impedisce anche solo di pensare ad un altro figlio.
E poi dopo cosa accade? Accade che vince l’amore.
Perché sai che se hai sofferto è perché hai amato, quindi amore e dolore sono uniti, sono due facce della stessa medaglia.
Sono indissolubili perché rappresentano il sentimento più puro e la verità più schiacciante: se ci tieni a qualcosa hai paura che possa andare via, ma sei disposto a rischiare pur di viverla.
Ecco cosa spinge ad andare avanti, a cercare una gravidanza, e a viverla giorno per giorno.
All’inizio la paura può essere forte e prepotente, ma non permettergli di vincere. Hai tu il controllo delle tue emozioni.
Scegli tu come vivere la tua gravidanza e quale ricordo avrai di essa.
Con il tempo la paura verrà pian piano sostituita dall’incredulità.
Passi le varie tappe della gravidanza e tutto procede bene, sei incredula! Arrivi al parto e non ci credi… tieni il tuo bimbo tra le braccia e pensi di essere su un altro pianeta.
Come si vive una gravidanza arcobaleno?
Io ho scelto di dare ad Amelia lo stesso diritto che aveva avuto Gingy.
Crescere con una madre serena e felice che si gode ogni istante.
All’inizio è stata dura perché avevo veramente tantissima paura di perdere anche Amelia, e quindi facevo fatica a provare i sentimenti di gioia.
Poi man mano che i mesi passavano ho sentito che il richiamo dell’amore era più forte e ho scelto di vivere il momento.
Ogni giorno insieme al proprio bimbo in pancia è unico.
Ho pensato a quali ricordi avrei voluto avere, e che valeva la pena lasciarmi andare a tutti i sogni che avevo in mente.
Ricordo di essermi affidata alla “grande mamma”, uno spirito di amore verso cui ho riversato la mia fede e fiducia.
Se ami soffri e se fai finta di non amare soffri lo stesso.
Quindi tanto valeva lasciarsi andare alle emozioni e vivere pienamente quella magnifica esperienza.
La paura la si vive come un’amica, è una compagna di viaggio, non qualcosa da abbattere.
La paura porta il messaggio: “Attenzione, hai sofferto in passato, non voglio che tu ti faccia male ancora”.
E la promessa che puoi fare a questa paura è: “Grazie del tuo consiglio, ma oggi scelgo di essere felice e di vivere questi momenti insieme al mio bimbo”.
Mamma di terra a distanza di un anno
Quando il bambino finalmente è nelle nostre braccia nascono altre paure.
A volte dopo un lutto perinatale si pensa che la cosa più importante sia che nostro figlio nasca e sia in salute.
Poco ci importa la modalità di parto o quello che avverrà dopo, una volta tornate a casa.
È comprensibile, dopo lo shock subito vogliamo solo stringerlo tra le braccia.
Ci tengo però a dirti, cara mamma, che anche la modalità di parto, di assistenza e il modo in cui crescerai la tua creatura fa parte del tuo benessere.
Quindi per un secondo abbandoniamo il senso di colpa e sentiamoci esattamente come desideriamo.
Ci saranno giorni di grande stanchezza, dove anche io ho pensato di non essere adatta a fare la mamma e che forse sarebbe stato meglio non diventarlo.
E in quei momenti mi sono giudicata parecchio: parlavo proprio io che avevo visto una figlia morire dentro di me?!
Questo tipo di giudizio è subdolo e ci fa male… ricordiamo a noi stesse che è possibile essere entrambe le cose.
Possiamo essere sia le mamme in lutto che desiderano un figlio, che le mamme in lutto che hanno il figlio tra le braccia e per questo sono molto stanche.
Non esiste nulla di male in questo.
Il primo anno con Amelia è stato bellissimo. Fatto di coccole, pianti, solitudine, risate, allattamento e piccole, grandi scoperte.
Dico bellissimo perché tutti i momenti, alti e bassi, sono stati utili a scoprirmi come mamma di terra, a testare i miei limiti e a superarli.
È stato fantastico perché Amelia mi ha insegnato tanto, mi ha salvata, e mi ha aiutata a conoscermi meglio.
Anche lei, come sua sorella Gingy mi ha permesso di evolvere e per questo le sarò sempre grata.
Lei è il sorriso che mi fa ridere il cuore, il pianto per cui quello stesso cuore si spezza.
Lei è il mio brivido più bello, la luce che vorrei vedere sempre brillare e che mi fa dire “grazie” per la benedizione avuta in questa vita.
Cara mamma ti auguro un cammino pieno di luce.
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Un abbraccio accogliente di luce
Sara
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🌟Guido le mamme nel percorso di elaborazione del lutto perinatale, durante la gravidanza arcobaleno e post maternità a ricreare l’equilibrio.
Camminiamo insieme oltre il lutto e verso la rinascita.
La Coach sul Lutto Perinatale
Mamma tra cielo e terra.
Educatrice del Femminile.
👁 Risvegliatrice d’intuito.